lunedì 28 febbraio 2011

Le emozioni non cambiano. Il modo di comunicarle sì.

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Certe cose non cambiano


Nuovo spot istituzionale per TIM con la cover più triste del secolo dei Beatles, Ryan Miller uccide "Hello Goodbye" che quasi si rimpiangono i 3 che con il camper che cercavano la solista per il loro gruppo. Regista da Oscar Sam Mendes e una troupe artistica di primissimo livello ed internazionale per una storia ideata dall’agenzia SaffirioTortelliVigoriti. Una storia che racconta nel tempo l'evoluzione della comunicazione. Ma il claim non vi ricorda qualcosa??? A me proprio sì arrivate al 2.50'...

domenica 27 febbraio 2011

Ogni maledetta domenica

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 Senza parole



martedì 22 febbraio 2011

È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio

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Molte persone credono di riflettere mentre stanno solo riordinando i loro pregiudizi.

Provate a guardare questo spot senza pregiudizi. Se ci riuscite scrivete come avete fatto e diffondete subito il verbo. La gente (termine usato come dispregiativo collettivo di persone) è sempre piena di pregiudizi. Ed è un vero peccato ma anche una grande risorsa perché la mente umana lavora al risparmio e aggrapparci ad una convinzione pregressa ci facilita le cose. Siamo biologicamente progettati per avere dei pregiudizi. Il motivo è l'istinto di sopravvivenza lotta o fuggi davanti ad un probabile predatore  se siamo in pericolo non può richiedere una riflessione accurata. Essere preda o cacciatore adesso che ci siamo evoluti è molto relativo e può richiedere molto tempo per essere stabilito. L'unica cosa uguale è che se sei preda non occorre che tu conosca le regole del gioco. La vita un tempo era in ballo in una questione di decimi di secondo, adesso non lo è più ma ci è rimasto il suddividere in categorie le cose, etichettarle per rendere le cose più semplici. Così qualcosa che si è sviluppato come qualcosa per aiutarci a sopravvivere con il tempo è diventato qualcosa con cui si vive peggio. Questo è uno spot significante al riguardo di un'agenzia brasiliana (eh già non hanno solo sederi e calciatori)... mi è piaciuto perché le immagini scorrono uguali parallelamente e solo le parole cambiano, quante storie può essere la stessa storia con parole diverse o vista da occhi diversi?

lunedì 21 febbraio 2011

E' il futuro

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E' il futuro?


Nuovo spot con testimonial George Clooney per Fastweb questa volta Fibra100. Dopo aver prestato il volto al caffè nespresso il caro George è passato alla telefonia. Il primo spot era poco convincente lui scendeva dall'aereo e veniva accolto in aereoporto da persone che lo prendevano come un possibile sosia del famoso attore hollywoodiano. Lasciamogliela passare era una sorta di presentazione del testimonial. Ma il secondo spot? Lo spot di seguito ha uno story pregnante. George è in un tombino nei pressi del Colosseo una signora gli chiede che ci faccia nel tombino e lui tutto esaltato le risponde: "è il futuro" segue gag comica con la signora portata via dal vigile urbano che non crede alla storia del tombino. Che significa che questo poveraccio è passato dal sorseggiare caffeina in paradiso ad andare per tombini? Uno si immagina un futuro fatto di macchine volanti al massimo non sottoterra, a meno che per futuro non si intenda la strategia politica del nuovo millennio ovvero cercare di far passare per pazza una donna che dice la verità. Comunque conosco persone verso cui nutro una profonda stima che hanno riso guardandolo. Il che mi ha fatto perdere un po' di stima nelle persone ma io continuo a pensare che sia una trovata come per Julia Roberts nello spot Lavazza. Ho un problema da quando voglio fare questo lavoro quando vedo uno spot mi immagino sempre la riunione, il creativo, il cliente che ne parlano e si esaltano mentre decidono "Allora abbiamo avuto questa visione, un'idea mettiamo Clooney nel tombino esce e dice "è il futuro" e tutti fanno ooooooh che bello questa è davvero fantastica un po' come nello spot di Miss Evelyn.

venerdì 18 febbraio 2011

Se lo scrivi dura

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La storia di Poldina e Giovannino  (è bbbellissima)

In rete aveva avuto grande successo in rete con una viralità 2.300.000 ben visualizzazioni la lettera romantica di  Giovannino firmata da 3 giovani I ragazzi di Cric Davide Mardegan, 26 anni, regista, Clemente De muro 26 anni, copy, Niccolò Dal Corso, 28 anni producer...

poi è così piaciuta che è diventata lo spot Poste Italiane. Ci ha messo un po' eh è da dirlo... ma alla fine è arrivata la risposta di Poldina (ma perché Poldina povera bimba questo nome?). Un po' meno romantica di lui gli risponde che tra i vari ragazzi che conosce le piace quello che le ruba la mela della merenda. Bah. Se scrive che ha dei gusti del cavolo dura. E prima o poi arriva anche la lettera. Più poi che prima. 


Allora a lei piace il bimbo con i capelli gialli io - da uno che mi piace tanto - voglio che mi voglia. Continuamente, disperatamente, senza fiato. Che mi pensi, che mi respiri, che mi mangi anche quando morde una mela. Che trovi il desiderio di me in qualunque cosa faccia, che si fermi, bloccato su un ricordo di noi insieme. Che non veda l’ora di rivedermi. Che mi scriva, mi chiami, mi mandi e-mail, anche tutto insieme, contemporaneamente, perché no? Che mi regali dei libri perché io li legga (un po’ sperando che io li legga davvero e un po’ temendo che poi non li ami come li ha amati lui). Che trovi delle scuse per chiamarmi solo per sentire la mia voce. Che trovi delle scuse per non chiamarmi per dimostrare che può benissimo fare a meno di me, salvo poi rispondermi con un “pronto” che è una resa, quando alla fine lo chiamo io. Voglio che mi racconti tutto di sè (perché non mi basta mai sentirlo parlare) e voglio che resti zitto a guardarmi negli occhi senza aver più nient’altro da dire. Tutto questo, se mi piace davvero tanto. Sennò, mi rompo le palle al secondo sms in tre giorni. Però hanno ragione loro vuoi mettere la bellezza di una lettera scritta a mano contro un sms scritto con il t9? Anche quello però cara Lentiggini se lo scrivi dura.

mercoledì 16 febbraio 2011

Non c'è più Vasco di una volta (Eh...già)

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Oh yeas



Quando si parla del “Blasco”, gli appassionati e i fan si scatenano, dividendosi tra denigratori inferociti con il loro beniamino e lodi entusiastiche per le nuove opere del cantautore emiliano. Il nuovo singolo di Vasco Rossi, Eh Già, ha decisamente lasciato interdetti molti dei suoi fan, letteralmente scatenati sulla rete, principalmente su Youtube, dove è stato pubblicato il video del suo nuovo lavoro. Il video, prima oscurato su Youtube poi riabilitato, ha scatenato l’ira dei fan, evidenziata nei numerosissimi commenti presenti: c’è chi dice che Vasco Rossi si sia praticamente “venduto”, ripercorrendo le gesta di artisti come Gigi D’Alessio (inarrivabile) , mentre altri parlano semplicemente di testo incomprensibile o, addirittura, di musica pietosa. Nonostante tutta questa polemica il brano è in vetta alla classifica itunes ed i mi piace della sua pagina su facebook non fanno che aumentare, nonostante tutto ma soprattutto nonostante il video. Sfondo verde che a tratti lascia intravedere in parco, maglia a righe che notizia del secolo non aiuta la figura felpone e mani in tasca, i capelli come un triste ricordo e l'effetto finale da video fatto in casa con il cellulare da un parente in un pomeriggio noioso, a metà tra il non ci volevo spendere più di 4 euro e il "io sono una rockstar ma una persona semplice". Ma la trovata pazzesca per provocare reazioni è: la mossa di pettinarsi con il gesto del vaffanculo le sopracciglia ben 8 volte nel video. Ecco al di là del fatto che nel testo per 30 secondi si parla di su giù su giù su giù che neanche Mago Merlino ma Vasco che rockstar sei? Perché questa trovata triste? E alla fine mentre lui canta che è ancora qua viene solo da pensare che forse sarebbe meglio non ci fosse più. Le rockstars dovrebbero morire giovani o almeno avere il coraggio di ritirarsi a godere dei soldi di una bella carriera fatta di belle canzoni. C' è un tempo per ritirarsi in tutte le carriere come per calciatori modelle e politici, ah no quelli no scusate. Dai Vasco non mandarmi a quel paese tanto meno facendo il vago, lo sai anche tu che ridere di te era proprio un'altra storia rispetto a questa cosa qui. Oh yeas.

domenica 13 febbraio 2011

Non aver paura della perfezione. Non la raggiungerai mai.

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San Valentino è tutti i giorni. Ma anche no.


martedì 8 febbraio 2011

Chi ama, baci

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Se mi ami, taci

Spot San Valentino 2011 baci perugina completamente diverso dalla linea dei classici
spot melensi per fotografia, musica e testo firmato Armando Testa. L'ho incrociato in tv 
e dopo aver sentito le parole ero piena di un senso di ammirazione verso il copy autore 
del testo. 



I ragazzi che si amano si baciano in piedi
contro le porte della notte
e i passanti che passano li segnano a dito
ma i ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
essi sono altrove molto più lontano della notte
molto più in alto del giorno
nell'abbagliante splendore del loro primo amore.

Pensavo a questa cosa e mi convincevo che sì è proprio il lavoro che voglio fare. 
Inutile dirvi il senso di frustrazione quando ho scoperto che il testo è di Jacques Prévert. Ho scoperto davvero un grande copy... sgrunt. In effetti le porte della notte mi sembravano già sentite. Ma possibile che non lo scrivano da nessun lato che è di Prévert? Almeno uno si mette l'anima in pace e fa l'aspirante poetessa. Bella anche la musica sembra il primo accordo di Forever Young degli Youth Group riarrangiato ma chissà... Comunque sarebbe bello se scrivessero negli spot il nome del posto, il nome della canzone o la citazione. Diventerebbero uno strumento educativo. Ok, la smetto sono cose che interessano solo me al mondo. Forse.

lunedì 7 febbraio 2011

La volontà permette di raggiungere ogni obiettivo, il fallimento non è contemplato.

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Non è più il 1984

Bello lo spot per il Motorola Xoom mandato durante il Super Bowl con riferimento diretto ad uno spot Apple del 1984. Non è più il 1984 ma insomma poco è cambiato siamo tutti automi con gli auricolari bianchi sudditi di Jobs. Non ho mai visto il Super Bowl e non conosco le regole del football, ieri ero curiosa ma ho visto Inter-Roma ma certo è che gli spot che passano dentro al Super sono davvero uno meglio dell'altro. Dimostrazione che a fronte di un pubblico vasto, quindi di una reale possibilità di fare la differenza, c'è maggiore sforzo. Anche lo spot Chrysler con testimonial d'eccezione Eminem è un po' retorico ma cazzuto. Ora divamperà la polemica sui 9 milioni di dollari che ha speso Marchionne per il passaggio di uno spot di 2 minuti, ma cavolo viene voglia di comprare solo cose fatte a Detroit. Farlo simile per la Fiat a Torino magari con i Subsonica non avrebbe dato proprio lo stesso effetto. Specialmente per la frase "il fallimento non è contemplato" a quel punto meglio il motto "crederci sempre arrendersi mai" della Ventura.


Ho visto cose che voi umani...

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L'essenziale è invisibile agli occhi

Quando si fa un colloquio di solito chi vuole essere assunto è nella versione automa perfetto 2.0 per fare una buona impressione e chi cerca è nella versione Freud per capire la personalità di chi ha davanti. Obiettivo molto ambizioso visto il tempo e le domande classiche. A meno che uno nella vita abbia fatta qualcosa di pazzesco come il monaco tibetano per cercare se stesso o il becchino, noi giovani che ci affacciano in agenzia dobbiamo apparire in quella manciata di minuti tutti molto simili. Secondo me alla fine ci si limita a capire che non siamo proprio fuori di testa e poi si incrociano le dita sulla scia di una buona sensazione a pelle. Al primo colloquio della mia vita mi dissero che potevo andare bene per un secondo colloquio per via delle risposte un po' assurde. Ho ripensato ad ogni parola che ho detto e ancora oggi non capisco cosa ci fosse di tanto assurdo. Dopo lunghe riflessioni senza arrivare a capire nulla sono giunta alla conclusione di essere assurda fino in fondo, genuinamente assurda. Ovviamente poi finì lì con quel colloquio. Non erano evidentemente pronti.

Una dote sottovalutata nella ricerca di un collaboratore è invece la discrezione. Dote utilissima in ufficio covo di serpi ops pettegolezzi e gossip, io ad esempio ho nel cv di saper mantenere i segreti a meraviglia per dire sono mesi che sono Donna Draper.



Questa serie di spot di Try Oslo per l'associazione norvegese per i ciechi trova un modo molto carino e diretto secondo me per promuovere l'assunzione dei non vedenti. Specialmente il secondo che associa l'energia elettrica alla questione e non si nasconde dietro ai pietismi dei diversamente vedenti o diversamente qualsiasi cosa che sia una malattia. Ecco io sono riservata ci vedo bene ma so anche stare zitta. Cavolo però ora che ci penso sembra proprio mafiosa questa affermazione o magari è solo assurda. Diversamente assurda.

domenica 6 febbraio 2011

Dietro ogni ricerca c'è una storia

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Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi google ti risponde.

Sorvolando sui motivi che spingono una persona a cercare le risposte del comportamento altrui direttamente su google, diciamo solo che dopo aver quasi pensato ad una diagnosi di schizofrenia ho deciso di dargli la possibilità che internet potesse rivelarmi un disegno coerente al suo agire. E così non è stato ma in parte ha funzionato perché quando mi sono vista apparire le opzioni alla chiave di ricerca "lui fa..." non ho compreso comunque nulla ma ho capito che sicuramente la situazione non è poi tanto male come poteva sembrarmi prima. Insomma tutto è relativo, google è sempre un carissimo amico e io continuo strenuamente a non capirci nulla. Che triste squarcio sull'agire maschile però.


venerdì 4 febbraio 2011

Sognando california/uramaki

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Il sushi dallo al gatto


giovedì 3 febbraio 2011

Se non sei Oliviero Toscani lascia perdere

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Niente cuoricini preferisco che la glicemia si alzi per via della cioccolata

Se è odioso San Valentino lo è anche di più la pubblicità per promuovere l'inutile festa. A tal proposito ecco una nuova campagna provocatoria per San Valentino. L'idea è l'uso di una testimonial volgare immortalata in un gesto volgare che è comunque nulla in confronto alle volgarità delle cronache. Un gesto che "dà voce alle donne che si ribellano allo stereotipo dell’uomo disattento e superficiale, che ricorda di avere una donna al proprio fianco solo il giorno di San Valentino". Ehhhh? 

San Valentino è una festa del cavolo, dopo quello che è successo a Berlusconi che proprio per un po' di solitudine dovuta alla ricorrenza spiacevole ai single è finito a (forse) pagare Ruby dovrebbe essere ormai chiaro a tutti...
Adesso fanno le campagne che dicono basta per rivendicare il ruolo della donna nella società e dopo aver salvato i bambini a colpi di immagini del profilo a cartoni ora ci proviamo con le donne del passato e rivendichiamo che "no, non siamo tutte mignotte". Ma dai? Peccato che poi tutte con molta originalità mettano Rita Levi Montalcini. Non siamo mignotte siamo solo molto banali. Peccato anche che forse quello che sfugge è che si dovrebbero indignare proprio tutti e anzi forse per primi proprio gli uomini prima che la povera Ruby con 5 milioni a 18 anni (più il nuovo spot di Marra a 100.000 euro) diventi un simbolo positivo e tra qualche anno finisca come immagine profilo contro l'indigenza giovanile.

Comunque il senso della campagna se non l'aveste capito è (secondo loro): "Il messaggio di grande impatto è che l'amore non è una ricorrenza ma è per sempre", quelli di S'Agapò hanno scritto Amore con la A maiuscola ma io mi rifiuto almeno quanto la nuova moda di scrivere "punto". Io tutti questi messaggi sinceramente non ce li vedo in questa campagna vedo al massimo una ex gieffina che alza il dito medio sotto una scritta S'agapò che tradotta significa ti amo con scritto sotto "a chi non ci ama buon San Valentino" che se proprio la volevano fare provocatoria avrebbero potuto scrivere "A chi non ci ama per San Valentino...Buon viaggio".

martedì 1 febbraio 2011

Don't touch my car

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Scherzi a parte


Europcar ha deciso con la complicità di Ogilvy & Mather in Francia di promuovere così il proprio servizio di car rent. Uno scherzetto innocente ai danni di alcuni automobilisti che, usciti dal negozio, si sono ritrovati al posto della macchina un cumulo di latta, con la propria targa in evidenza. Disperazione aumentata anche dalla conferma che la distruzione dell’auto è avvenuta per opera delle autorità, causa l’attuazione di  un piano regolatore che prevede la diminuzione delle macchine in circolazione.
Io penso che sarei semplicemente morta e non sarei arrivata viva a comprendere lo scherzo. Sarò una persona orrenda legata ai beni terreni ma per un graffio allo specchietto sono in grado di andare fuori di testa, figuriamoci a trovarla ridotta una lamiera accartocciata. Il video Crush Hour ha fatto 2,5 milioni di visualizzazioni su youtube ma cosa dire delle povere coronarie delle vittime dello scherzo? Che poi il concetto è che se può succedere di tutto alla macchina tanto vale affittarla e non averne una? Che idea disbanded.