martedì 28 agosto 2012

Copertine disbanded

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Posso scrivere un titolo senza parole?

La leggenda editoriale racconta che Einaudi decise per la copertina così perché Salinger aveva rifiutato ogni proposta. Più che per scelta estetica, lo fece per sfinimento e per ripicca. La prima edizione del libro (forse proprio la prima) aveva in copertina un bambino con un gelato, in un'edizione successiva degli anni '70 diventò con un quadrato azzurro... Solo nel 2002 Einaudi pubblicò la copertina interamente bianca, proprio quello che Salinger voleva (praticamente dopo 50 anni). 
La copertina è perfetta. 
Non c'è nulla, e ci ha messo 50 anni per riuscirci così bene ad essere nulla.

mercoledì 11 luglio 2012

È primavera, svegliatevi cretini.

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Uomini con la tartaruga.

La risposta per il target femminile al porno (?) della Tommasi è arrivata. L'obiettivo era chiaramente dimostrare che essere fighi non basta. Se sei deficiente non c'è parrucca rossa o tartaruga che tenga. Ce lo hanno dimostrato gli alieni, perché dopo averlo visto non mi sento di escludere la pista extraterrestre e ce lo dimostra anche A&F.
I sexy commessi che attirano ragazze con file lunghissime nel centro di Milano e del mondo ridotti a sembrare Ambra nei peggiori anni di Non è la Rai. A vederli si sente già odore di ormoni e della fragranza Abercrombie, un'esperienza davvero polisensoriale.  Un sincro che si perde tra musica strappata a Disney Channel e capacità di movimento che avevo visto solo al Bagaglino. Scoordinati come Le Veline, sensuali come Hamtaro. 
Non beccano una parola una del testo della canzone, che se non bastasse è cantata da una ragazza americana che ti rimanda subito a pensieri sconci come "di chi sarà prossimo plastico di Bruno Vespa?". Neanche un briciolo di autoironia, nemmeno uno sguardo di chi capisce qualcosa, qualsiasi cosa, basterebbe anche che dimostrassero di sapere come allacciarsi le infradito. Un video che è già parodia. Virale, viralissimo. Disbanded.

giovedì 5 luglio 2012

Bad day

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Simmetrie 
 
Lui pensa da solo                                                                                                                   Lei agisce da sola
ma non si accorge di esserlo                                                                                                 ma ignora sia vero
e solo confonde                                                                                                                       e sola nasconde
ciò che manca davvero                                                                                                ciò che spera realmente
È notte                                                                                                                                                  È buio
è silenzio                                                                                                                                      è incertezza
Ma stai bene così?                                                                                                            Tu non vedi altra via?
Tu non vedi rimedio?                                                                                                             Ma stai bene così?
Hai sofferto abbastanza                                                                                             Hai sofferto anche troppo
e per questo abbandoni                                                                                                   e per questo nascondi
un destino sereno                                                                                                                  un volere sperato
E così agisci da solo                                                                                                            e così pensi da sola
Non sperare sia giusto                                                                                                    non pensare che basti
Perché non la cerchi?                                                                                                      Perché non lo aspetti?
Basterebbe uno sguardo                                                                                                   Basterebbe un sorriso
per sentirsi più veri                                                                                                             per sentirsi più vivi
perché la solitudine è vita                                                                                       perché la solitudine è gioia
se la condividi con il mondo.                                                                                   se la condividi con gli altri.                                                                 

giovedì 21 giugno 2012

Salvare vite umane

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Libera!

-Lo stiamo perdendo, presto, libera libera.

-Nulla è sempre più debole, non c'è nulla da fare. Sono due settimane che peggiora.

Sguardi terrificati di chi sta per gettare la spugna.
Abbiamo capito che non c'è più nulla da fare. 
Un'altra scarica e sarà tutto finito.
Provare ancora è possibile. Un ultimo appiglio idealista.

-Dai, che non è accanimento teraputico. Proviamo ancora.

-Carica a 300 dpi. Libera la headline. 3...2....1. È troppo debole.

-Cazzo l'abbiamo perso. La campagna è andata. Ora del decesso 11.15.

Al decimo debrief esce nel titolo: "il futuro è più facile. Ed è bellissimo".

Io e l'art riusciamo a non guardarci. Riusciamo a non ridere. 
Attacchiamo il cartellino all'alluce. L'autopsia non sarà necessaria.
Ma un po' muoio dentro, 2 settimane di non vita per arrivare a questo?

Ripenso alla Arcuri che parla del libro di Marra. Il karma mi ha fottuto. Di nuovo. 
E no, non è per niente bellissimo. 

Anche se non stiamo salvando vite umane. 
È chiaro a tutti. Vero?


lunedì 21 maggio 2012

Con i tuoi occhi

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Senza parole


Si conobbero una sera in una città che non era di nessuno dei due, e lui ripartì pochi giorni dopo. Un rapporto a distanza tra persone che non parlano la stessa lingua e sanno così poco l'uno dell'altra era sembrato da subito un'idea assurda. Troppo. Decisero però lo stesso di conoscersi. Dandosi un limite ulteriore, se questo avrebbe semplificato o reso più difficile le cose non fu chiaro all'inizio. Il limite era di conoscersi senza usare le parole. Solo immagini che raccontassero più delle parole, l'umore, la giornata e i pensieri così da evitare i come stai, cosa hai mangiato, quanto sono stanco...
Iniziò a mandarle una fotografia al giorno dai posti che visitava. Lui tutte le sere prima di andare a dormire, come una vecchia abitudine di sempre, le mandava un messaggio e sapeva che lei avrebbe visto quello che lui stava vedendo. Si ammassavano giorno dopo giorno paesaggi montani, cieli troppo azzurri, strade illuminate da lampioni rossi, sorrisi di sconosciuti, frutta e verdura poggiata per terra, finestre rotte, spiagge lunghissime con ombre di persone, animali grandi come macchine, grattacieli e tombini. E anche se non poteva essere con lei, questa idea gli piaceva. Non si scrivevano niente, guardavano solo attraverso gli occhi dell’altro.
Andarono avanti così per giorni che velocemente diventarono settimane. Fino a che lei si impuntò su di un dettaglio che non tornava, o meglio che tornava sempre in tutte le foto. Nonostante le foto fossero ben fatte e si notava la mano esperta, era sorprendente il vedere che in qualche modo, da qualche parte, si nascondeva sempre un disturbo, una macchia, una specie di alone. Ci mise un po’ per capire che quella forma offuscata era un dito e che quel dito era presente in tutte le foto, i paesaggi, i sorrisi dedicati.
Così approfittò per scrivergli, rompendo così il patto di silenzio.
“Ti ringrazio per le belle foto ma spiegami com’è possibile che in tanti anni di fotografie ancora non riesci a scattarne una senza mettere il dito davanti all’obbiettivo.”
Dopo qualche ora le arrivò la risposta: “quello non è un dito, quello è il posto dove dovresti essere tu." 

martedì 3 aprile 2012

Dai film ho imparato.

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Dalla vita ho imparato che non è un film.


Dai film ho imparato che non bisogna mai litigare con qualcuno o rispondere in modo arrogante se no l'altro muore e ti rimane il rimorso.


Dai film ho imparato che se vado alla lavanderia a gettoni qua sotto incontrerò uno strafigo. 


Dai film ho imparato che se fai il cattivo rimani impresso. poi il buono muore, e tu entri nella storia del cinema.


Dai film ho imparato a baciare al contrario. 


Dai film ho imparato che se ci sono due gemelli uno è cattivo. 


Dai film ho imparato che se c'è qualcuno in macchina con dei bambini piccoli, succederà quasi sempre qualcosa di tremendo. 


Dai film ho imparato che se uno degli attori è nero morirà per primo.


Dai film ho imparato che le bionde stupide muoiono prima degli altri della compagnia.


Dai film ho imparato che la seconda porta d'ingresso, quella della cucina va sempre chiusa molto bene.

Dai film ho imparato che se sono in casa con qualcuno che mi vuole fare a pezzi, mi devo chiudere in bagno, nell'armadio, o in un qualsiasi posto senza via d'uscita. 
Dai film ho imparato che atterrare con un idrovolante su un'autostrada non è poi così difficile.


Dai film ho imparato che anche se mi chiudo nel bagno, quello può avere l'ascia. E allora son cazzi miei.


Dai film ho imparato che se sei nella doccia o scivoli e t'ammazzi o arriva qualcuno che tenta di ammazzarti. 


Dai film ho imparato che non ci si saluta mai al termine di una telefonata, si butta giù e basta. 


Dai film ho imparato che se sei figa/o a 30 anni ti scontrerai con una persona dell'altro sesso figo/a e perfetta e vi innamorerete perdutamente.


Dai film ho imparato che se non sei figa basta toglierti gli occhiali e scioglierti i capelli per diventarlo.


Dai film ho imparato che in ogni compagnia c'è un ciccione che dice spiritosaggini. 


Dai film ho imparato che se non sei il protagonista o l'antagonista, con un colpo di pistola muori. Viceversa, se sei il protagonista o l'antagonista, neanche un BFG-9000 riesce ad abbatterti definitivamente. 


Dai film ho imparato che non ci sono momenti "inutili" quindi è mentre ti metti il pigiama, o butti la pattuniera che sicuramente arriva il serial killer, gli ufo, il mostro, per prenderti di sorpresa e dare un senso a quella scena altrimenti inutile.


Dai film ho imparato che se sei profondamente e motivatamente triste, fuori piove. 


Dai film ho imparato che il primo matrimonio non va mai bene. E almeno una volta nella vita dici di no sull'altare.


Dai film ho imparato che se ti servirà chiamare con urgenza qualcuno non ci sarà campo.


Dai film ho imparato che nella vita non esistono momenti morti e che se capita che ci siano è per dare un tono intellettuale e riflessivo.


Dai film ho imparato che per dare il primo bacio ci dev'essere un sottofondo musicale trascinantissimo.


Dai film ho imparato che se in autostrada ci sono un'auto e un camion, per l'auto le cose si mettono malissimo.


Dai film ho imparato che la colonna sonora serve di solito a coprire il rumore dei passi dell'assassino (così ce so' bboni tutti, però).

Dai film ho imparato che per fare sesso ci vogliono sempre, nell'ordine: una vasca idromassaggo di legno, mille candele profumate, una bottiglia di vino bianco francese, fiori a profusione e musica. Se poi c'è un caminetto acceso da inquadrare la cosa viene meglio. 

Dai film ho imparato che un caricatore da 15 colpi ti consente di spararne 300 prima di ricaricare.

Dai film ho imparato che se sei un poliziotto e stai per andare in pensione sei nei guai. 

Dai film ho imparato che se sei un poliziotto e stai per andare in pensione l'ultimo giorno di lavoro è meglio se ti chiudi dentro casa e ti fai i cazzi tuoi.

Dai film ho imparato che se in un film catastrofico non succede nulla per la prima ora e mezza significa che si sta preparando la fine del mondo.

Dai film ho imparato che non è vero che nello Spazio non si sentono rumori di motori, esplosioni, etc. Anzi, diffondono anche musica di Strauss. 

Dai film ho imparato che se devi ammazzare qualcuno e meglio farlo subito senza stare a fargli il pippone sul perché lo fai se no quello si libera e ammazza te.

Dai film ho imparato che se stai inseguendo un automobile le donne se ne accorgono e attraversano la strada con un passeggino.

Dai film ho imparato che le donne che attraversano la strada con un passeggino mentre per strada c'è un inseguimento, nel passeggino ci tengono delle bottiglie. 

Dai film ho imparato che non devo temere di gettarmi dal settimo piano, perché sicuramente finirò in un cassonetto della spazzatura e mi rialzerò illesa.

Dai film ho imparato che se sei il cattivo non puoi uccidere il buono se prima non gli spieghi dettagliatamente il tuo piano per la conquista del mondo. 

Dai film ho imparato che se nei film ci sono un uomo e una donna che si detestano, prima del secondo tempo finiranno inesorabilmente a letto insieme.

Dai film ho imparato che quando cominci a limonare improvvisamente è la mattina dopo. 

Dai film ho imparato che se sei povero e a casa tua lavori solo tu allora il tuo sogno è ballare.

Dai film ho imparato che se sei uno sfigato cronico sei destinato a salvare il mondo insieme ad una mega figa.

Dai film ho imparato che alla fine il cattivo e il buono si menano su un posto che si cade facilmente nel vuoto e quando il cattivo cade il buono lo afferra per salvarlo e allora il cattivo cerca ancora di uccidere il buono, ma così facendo precipita davvero nel vuoto e in un certo senso è come se fosse morto per colpa sua. 

Dai film ho capito che in America di notte si fanno rapine solo vicino a stazioni di benzina dove trionfa la luce al neon.

Dai film ho imparato che nei momenti in cui ti devi nascondere avrai sempre la suoneria del telefono sparatissima, o ti cadrà qualcosa dalle tasche, o avrai un bambino che dice qualcosa senza che tu possa tappargliela prima...

Dai film ho imparato che se c'è una bomba con il timer si disinnesca solo quando manca un secondo. 


Dai
 film ho imparato che se sei una donna e se sei in casa da sola ed è sera e ti accorgi che una finestra che pensavi di avere chiuso invece è aperta, sei morta. 

Dai film ho imparato che il libro è sempre meglio.

Dai film ho imparato che tutto quello che impari nei film difficilmente funziona nella vita reale.