lunedì 22 novembre 2010

Cercasi casa disperatamente

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Homeless and Hopeless

Cercare casa (e quando dico casa è da intendersi come monolocale, stanza, posto letto, loculo) a Milano è più difficile che trovare uno stage o il compagno ideale. Con questo però ha in comune l'importanza dell'organizzazione degli spazi, non c'è nulla da fare è tutto lì l'incastro perfetto. La trovata geniale che i milanesi hanno escogitato per ottimizzare lo spazio è di mettere i letti mansardati. Un giorno uno si deve essere svegliato con quest'idea e poi tutti hanno deciso che faceva figo dormire vista ragnatele, tanto che anche se si ha lo spazio per un letto classico e un loft di 150 mq la maggioranza delle "case" richiede comunque delle simpatiche scalette per scendere dal letto. Quando invece si è fortunati invece, sempre perché deve essere inspiegabilmente cool un letto, c'è il futon. Morale? A Milano non si dorme mai all'altezza giusta. 

Al di là di questo mio piccolo sfogo legato all'avversione nel dover scendere dal soffitto o di alzarmi dal pavimento, la cosa più bella di cercare "casa" sono senza dubbio gli annunci. Anche se sei sotto un ponte e la pioggia bagna ormai la tua valigia gli annunci immobiliari sono spassosissimi. Ecco appunto a forza di leggerli mi hanno attaccato l'uso improprio del  superlativo. Tutto è bellissimo, graziosissimo, luminosissimo, elegantissimo, pregiatissimo. Ma anche no. L'uso dell'aggettivazione è del tutto avulso dalle foto. Ho visto spaziosissimi loculi, per dire. Le foto poi sono artistiche, che non è come i nudi dei calendari, sono artistiche davvero! I veri creativi si trovano lì, credetemi. Foto di fiori o del gatto per i più romantici, effetti ottici degli angoli di casa più remoti, caldaie come se piovesse, ma anche photoshop, specchi che allargano o foto strecciate che il povero inquilino immortalato è largo quanto il letto e alto quanto il comodino. Le distanze poi sono davvero relative il Duomo è raggiungibile da qualsiasi luogo in 5 minuti. Lo sapevo che il teletrasporto l'avrebbero scoperto prima o poi. Gli annunci più carini la top 3 della mia ricerca mattutina sono: il video della casa, il monolocale umano, e l'affittuario troppo sincero.

Il primo è un video (da vedere senza audio altrimenti perde tutto il pathos) di un monolocale che in realtà è una richiesta di assunzione a Dario Argento, il filmato comincia con inquadratura fissa sul pavimento in stile Shining, e continua percorrendo il corridoio velocemente ondeggiando per poi arrivare ad un salotto completamente vuoto. Un incubo, aggiungete che il pavimento è anche a rombi rosso sangue. Avrei paura a contattarlo.

Il secondo classificato è l'annuncio del monolocale simpatico: "Ciao sono un monolocale aperto e simpatico, mi piace prendere il sole dalle due finestre che affacciano sulla strada e mi riposo sul divano letto che è in salotto. Allora, cosa aspetti? Non ti va di conoscermi? Sono sempre stato solo con il mio proprietario ma sono certo che potremmo passare davvero dei bei momenti insieme." Non lo chiamerò mai, deve essere una zona non solo piena di pusher ma anche piuttosto scadenti.

Il terzo annuncio l'ho definito il sincero: "Affittasi monolocale zona via Bocconi ma diciamo più Corvetto quasi San Donato, in stabile davvero degradato". Ecco questo lo contatterei non per il monolocale ma per conoscerlo, a trovarne di gente così veritiera.

Fuori gara perché professionisti del settore, idealista.it con l'immagine che appare quando non c'è quello che stai cercando. Sempre. Negli ultimi giorni ho visto più le supereroine che i miei amici. 



*A titolo esemplificativo solo per farvele conoscere ho messo chiavi di ricerca assurde.