lunedì 16 maggio 2011

Seguo una dieta bilanciata: 50% pizza, 50% sushi.

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Questa vita tra i cuscini sa di sushi e di sashimi

Oltre i pranzi e le cene fuori, ormai sono al livello che conosco anche i pony-express. Il ragazzo cinese della pizza (che per par condicio dovrebbe alternarsi con uno napoletano del sushi) ultimamente sembra scuotere la testa all’interno del casco ogni volta che si allontana. Ma che ne sa lui delle emergenze di un'aspirante pubblicitaria? Lui che al massimo può perdere una prosciutto e funghi per strada. Che arguta notazione. Stasera al primo boccone ingoiato ho però come l’impressione che dentro di me qualcosa si stia lamentando.

“Qui stomaco: pizza? Ancora pizza? Ma che cazzo pensate di fare lassù?”
“Qui cervello: obbediamo agli stimoli. Abbiamo sentito l’impulso-fame e abbiamo provveduto immediatamente.”
“Qui stomaco: non prendeteci per il culo! Abbiamo lanciato l’impulso ore e ore fa ed era chiaro: insalata, carne, frutta, sostanze…”
“Qui cervello: non cominciamo di nuovo con questa storia.”
“Qui stomaco: storia? Siamo invasi dai corpi chetonici.”
“Qui cervello: la questione è chiusa. Sono stanco.”

"Qui pelle: mi sto squamando."