martedì 8 novembre 2011

It's a great time to be a family

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Famiglia è dove comincia la misantropia.


Un bambino vuole un cane. Per chiederlo, però non fa come tutti i bambini. Per chiedere un cane si sgranano gli occhi, si sbattono i piedi, si giura su tutto l'universo mondo che si porterà a spasso nella pioggia e sotto il sole dentro pomeriggi opachi senza gioia né dolore, di studiare notte e giorno e altre follie varie. Di solito poi non funziona. Il bimbo dello spot invece porta davanti al televisore in salotto i genitori e gli fa vedere un power point con tanto di grafici. Lo so, per voi (noi?) non è concepibile una presentazione che non sia in keynote, ma fate come se. A questo punto concordate che qualsiasi genitore, ma anche solo un passante con un minimo si senso materno/paterno chiamerebbe la neuro. Invece no. Gli comprano il cane. E già è chiaro che la famiglia ha dei problemi. Ma lo spot ha anche un seguito, dopo aver preso una simpatica bestiola che presumibilmente farà un ppt per andare a spasso, il papà comincia a comunicare con la moglie con le slides. A questo punto è chiaro siamo di fronte ad una famiglia di autistici. Lo spot si chiude con "it's a great time to be a family". Qualche dubbio che sia così viene. Mi convinco sempre più che Darwin abbia perso qualche passaggio riguardo la selezione naturale.