giovedì 28 aprile 2011

Scusa, ma i tuoi capelli fanno Swish?

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Circonvenzione di incapace

Le pubblicità dei prodotti per capelli sono evidentemente uno spunto interessante per la creatività dei detestabili pubblicitari. Ci hanno chiesto se i nostri capelli fanno Swishh o magari, perché no, sgrunt se usiamo un prodotto scadente. Ci hanno fatto interrogare sulla capacità dei nostri capelli di galleggiare a pelo d'acqua in bacinelle, che altro che beach volley questa estate tutti a mollo a controllare se le doppie punte affondano. La Sunsilk ha addirittura scomodato per creare un balsamo miracoloso Yuko Yamashita "esperta dei capelli lisci", stranamente giapponese. Popolo geneticamente immune dall'effetto crespo. Cosa potevano inventarsi ancora? Pantene provine spa ispirato ai centri benessere ha fatto di più. In una prestigiosa spa hanno sostituito con dei prodotti Pantene i prodotti costosi che utilizzavano di solito. E i commenti delle clienti sono tutti molto positivi!!!! Ma che simpatici burloni ad agire sulle menti già provate di persone che vanno a curarsi i capelli nelle spa, a saperlo di essere stata presa in giro, io avrei come minimo chiamato il mio avvocato. Già che si trovavano potevano scambiare il cibo macrobiotico con una porzione di kit kat deluxe e vantarsi che tutte le signore si erano leccate i baffi e avevano apprezzato il cibo in realtà per i gattini, no?

domenica 17 aprile 2011

92 minuti di applausi

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Paura eh?
  
La Y&R di Praga ha pensato ad un nuovo modo di affrontare il tema della digestione per il Danone Activia. Se noi abbiamo la MarcuzzI e la Cucciari che si confrontano e si interrogano sul problema della pancia gonfia come tutte le amiche quando si incontrano (ehh?). Altrove il problema è preso in maniera più seria, o forse no. Un'idea talmente disbanded da essere al limite tra il genio e lo schifo. In Italia al massimo rapiscono la salma di Bongiorno a Praga anche la digestione è in pericolo.

martedì 5 aprile 2011

Brava Giovanna, brava.

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Giovanna è tornata.


Uno degli spot che ha fatto più epoca è stato quello della suadente Giovanna cameriera con l'hobby del bricolage. Sotto gli occhi di una padrona di casa  sempre attenta e collaborativa e di un padrone di casa ancora più attento si dilettava in un'atmosfera strabordante di doppi sensi a dipingere qua e là. Un giorno anche l'uccelliera, mobilio immancabile in tutte le nostre abitazioni. Eh? Oggi Giovanna è tornata a pubblicizzare fernovus prodotto adatto anche sulla ruggine. Per quanto sia tutto irrimediabilmente lontano dall'esser contemporaneo c'è uno scatto femminista in Giovanna. Dopo che il padrone chiede se sia tornata la povera Giovanna, la moglie vestita a metà tra Rita Levi Montalcini e Maria Montessori con filo di perle a 10 giri, sorseggiando del thé introduce la ragazza che vernicia l'inferriata con altri muratori fighi che non solo l'aiutano ma la incoraggiano ed elogiano al grido di "brava Giovanna... braaava". Così lei  tutta felice comincia a celebrare di aver fatto diventare verde un ricciolo della ringhiera contenta come solo una che ha combattuto il dramma del sudore ascellare potrebbe fare.  Così alza le braccia al cielo e celebra il successo nella tenuta perfetta per chi fa piccoli lavoretti di casa: hot pants canottiera bianca e timberland. Una cosa magnifica insomma l'emblema dei tempi che cambiano, una paracula di prima categoria. Lei è tornata dopo aver fatto altro (dalla piega si presume sia andata come minimo dal parrucchiere) ha dipinto un ricciolo mentre gli altri lavoravano e poi si è presa il merito facendosi pure festeggiare. C'è chi chiamerebbe tutto questo emancipazione femminile, insomma "brava Giovanna, brava."







venerdì 1 aprile 2011

Chi ti droga, ti spegne

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Se la conosci la eviti.


Dopo "non farti, fatti la tua vita"  esce una nuova campagna di sensibilizzazione contro la droga con giochino di parole annesso "Ballo ma non mi sballo". Questa volta non hanno scomodato effetti speciali e cantanti famosi, ma l'idea è tutta in una festa fighetta dove si bevono succhi di frutta, si pagano smarties 50 euro e sopra i vassoi d'argento si striscia la panna spray... un'atmosfera credibilissima insomma. Se non altro rispetto alla prima non viene voglia di cercare un pusher. Aspettiamo con ansia il prossimo spot dal titolo "non farti, fatti qualcun altro".