mercoledì 14 settembre 2011

Contagion

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Virus


Metti una sera che non sai bene cosa fare e ti ritrovi più per caso che per voglia davanti al mega cinema con troppe sale e nulla da vedere. Finisci per fare una cosa che ho sempre sognato di fare all'aeroporto, d'istinto e senza pensare prendere il primo volo verso ovunque. Così ti ritrovi a vedere il primo film che sta per iniziare neanche fossi in tempesta ormonale adolescenziale con fuori la pioggia scrosciante e i tuoi a casa. Ecco questo dovrebbe essere l'unico motivo per arrivare a vedere Contagion. Un film che potrebbe essere uno di quelli che mettono in estate su canale 5 con le catastrofi. Nella sala è iniziato con 10 minuti gratis di un altro film Drive, e già ti senti preso un po' per il culo. Come quando sei sul divano con qualcuno e l'altro che cambia idea sul film da vedere dopo 10 minuti...ma come? E adesso? E se mi piace di più del film che non ho scelto ma avrei dovuto? Dopo questo spot lunghissimo di un film che finge malamente di essere Fast and Furious che mentre sei costretta a vederlo ti viene in mente di chiuderti occhi e orecchie canticchiando trallalala finalmente comincia il film. E non finisce mai. M-a-i. Una specie di documentario lentissimo alla Piero Angela su questo virus che neanche fosse stato in tempo reale sarebbe stato così lento. L'unica perla del film la canzone finale degli U2 "All I want is you" e l'unico brivido è stato quando il vicino ha tossito. Panico puro. L'unica cosa che ha in comune con i film belli davvero è che quando esci dalla sala ti resta qualcosa dentro: la totale paura di contatto diretto o indiretto con qualsiasi essere umano portatore sano di batteri e una voglia irrefrenabile di comprare container di Amuchina. E per me la consolazione che l'aereo che sogno di prendere verso ovunque potrebbe portarmi in un posto che probabilmente mi farebbe cagare.