martedì 5 aprile 2011

Brava Giovanna, brava.

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Giovanna è tornata.


Uno degli spot che ha fatto più epoca è stato quello della suadente Giovanna cameriera con l'hobby del bricolage. Sotto gli occhi di una padrona di casa  sempre attenta e collaborativa e di un padrone di casa ancora più attento si dilettava in un'atmosfera strabordante di doppi sensi a dipingere qua e là. Un giorno anche l'uccelliera, mobilio immancabile in tutte le nostre abitazioni. Eh? Oggi Giovanna è tornata a pubblicizzare fernovus prodotto adatto anche sulla ruggine. Per quanto sia tutto irrimediabilmente lontano dall'esser contemporaneo c'è uno scatto femminista in Giovanna. Dopo che il padrone chiede se sia tornata la povera Giovanna, la moglie vestita a metà tra Rita Levi Montalcini e Maria Montessori con filo di perle a 10 giri, sorseggiando del thé introduce la ragazza che vernicia l'inferriata con altri muratori fighi che non solo l'aiutano ma la incoraggiano ed elogiano al grido di "brava Giovanna... braaava". Così lei  tutta felice comincia a celebrare di aver fatto diventare verde un ricciolo della ringhiera contenta come solo una che ha combattuto il dramma del sudore ascellare potrebbe fare.  Così alza le braccia al cielo e celebra il successo nella tenuta perfetta per chi fa piccoli lavoretti di casa: hot pants canottiera bianca e timberland. Una cosa magnifica insomma l'emblema dei tempi che cambiano, una paracula di prima categoria. Lei è tornata dopo aver fatto altro (dalla piega si presume sia andata come minimo dal parrucchiere) ha dipinto un ricciolo mentre gli altri lavoravano e poi si è presa il merito facendosi pure festeggiare. C'è chi chiamerebbe tutto questo emancipazione femminile, insomma "brava Giovanna, brava."