giovedì 3 febbraio 2011

Se non sei Oliviero Toscani lascia perdere

Titolo alternativo per il cliente esigente che vuole poter scegliere:
Niente cuoricini preferisco che la glicemia si alzi per via della cioccolata

Se è odioso San Valentino lo è anche di più la pubblicità per promuovere l'inutile festa. A tal proposito ecco una nuova campagna provocatoria per San Valentino. L'idea è l'uso di una testimonial volgare immortalata in un gesto volgare che è comunque nulla in confronto alle volgarità delle cronache. Un gesto che "dà voce alle donne che si ribellano allo stereotipo dell’uomo disattento e superficiale, che ricorda di avere una donna al proprio fianco solo il giorno di San Valentino". Ehhhh? 

San Valentino è una festa del cavolo, dopo quello che è successo a Berlusconi che proprio per un po' di solitudine dovuta alla ricorrenza spiacevole ai single è finito a (forse) pagare Ruby dovrebbe essere ormai chiaro a tutti...
Adesso fanno le campagne che dicono basta per rivendicare il ruolo della donna nella società e dopo aver salvato i bambini a colpi di immagini del profilo a cartoni ora ci proviamo con le donne del passato e rivendichiamo che "no, non siamo tutte mignotte". Ma dai? Peccato che poi tutte con molta originalità mettano Rita Levi Montalcini. Non siamo mignotte siamo solo molto banali. Peccato anche che forse quello che sfugge è che si dovrebbero indignare proprio tutti e anzi forse per primi proprio gli uomini prima che la povera Ruby con 5 milioni a 18 anni (più il nuovo spot di Marra a 100.000 euro) diventi un simbolo positivo e tra qualche anno finisca come immagine profilo contro l'indigenza giovanile.

Comunque il senso della campagna se non l'aveste capito è (secondo loro): "Il messaggio di grande impatto è che l'amore non è una ricorrenza ma è per sempre", quelli di S'Agapò hanno scritto Amore con la A maiuscola ma io mi rifiuto almeno quanto la nuova moda di scrivere "punto". Io tutti questi messaggi sinceramente non ce li vedo in questa campagna vedo al massimo una ex gieffina che alza il dito medio sotto una scritta S'agapò che tradotta significa ti amo con scritto sotto "a chi non ci ama buon San Valentino" che se proprio la volevano fare provocatoria avrebbero potuto scrivere "A chi non ci ama per San Valentino...Buon viaggio".

5 commenti:

  1. Bel post.
    La cosadivertente è che ci credano ancora così babbi da cascare nei messaggi finto-aggressivi, in fondo però iperbuonisti.
    Se una donna è zoccola è libera di farlo. è una sua scelta. Perchè addossare la colpa agli uomini? Perché sotto sotto, è comodo autoghettizzarsi. farsi valere quando fa comodo e lasciarsi proteggere negli altri casi.
    Insomma, se questo è il femminismo è solo una riedizione in bella copia di un libro vecchio quanto la bibbia.
    ciao donna.

    Nestor

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  2. Buongiorno, mi chiamo Giordano e sono il titolare della Sushi Adv.
    Vi scrivo per informarvi che della campagna S'Agapò la mia agenzia ha solo fornito il servizio di "video backstage": non abbiamo sviluppato né claim, né concept né altro - la comunicazione dell'azienda NON la curiamo noi. Ci dispiace sia stato associato il nostro nome a commenti negativi e, fatta questa doverosa rettifica, vi auguro un buon lavoro e una buona giornata!

    Giordano Viozzi - Sushi Adv.

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  3. Buongiorno, mi dispiace ho modificato l'errore e mi scuso per l'imprecisione dovuta ad una fonte a cui ho visto avete già segnalato la cosa. Felice per voi che non abbiate fatto parte alla campagna vi ricambio l' augurio di buon lavoro e buona giornata.

    D.D.

    p.s. io un lavoro non ce l'ho.

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  4. Mi scuso io allora per il saluto finale. Mi parte automatico ormai quando firmo le email.

    Ciao e in bocca al lupo! ;-)

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  5. Scherzavo... ma visto che eravamo in vena di rettifiche. Stai attento allora in quest'epoca di disoccupazione crescente.

    Crepi il lupo e ciao! ;-)

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